Oggi presso lo stabilimento Fca di Mirafiori, storica fabbrica della Fiat che compie 80 anni, è stata inaugurata l’installazione del primo robot per la nuova linea della Fiat 500 full-electric Bev, battery electric veichle. Un momento di straordinaria importanza perché segna definitivamente lo spartiacque verso produzioni di auto più sostenibili. La 500 full-elettric sarà la prima vettura elettrica del gruppo Fca progettata, industrializzata e prodotta in Italia che fa parte del piano di investimenti da 5.5 miliardi già illustrato dal Gruppo. Lo riporta in una nota la Fim Cisl.
“Un investimento di circa 700 milioni di euro, una capacità produttiva di 80 mila auto l’anno, con la possibilità di aumentarle, circa 1200 persone dedicate alla produzione”. Questi i numeri della nuova Fiat 500 BEV illustrati dal Coo Emea di Fca, Pietro Gorlier, in occasione dell’installazione di uno dei primi robot della nuova linea nello stabilimento di Mirafiori. “Nei prossimi mesi – ha aggiunto Gorlier – continueremo con l’allestimento dell’impianto, per essere in grado di partire con le prime pre serie entro fine anno e con l’avvio della produzione nel secondo trimestre 2020. Oggi iniziamo a scrivere l’ennesimo nuovo capitolo della storia di Mirafiori con un vero prodotto made in Fiat, made in Torino. La 500 elettrica si avvia a iniziare una carriera di successo”.
L’annuncio di oggi – fa sapere in una nota il Segretario generale Fim-Cisl Marco Bentivogli – avviene dopo quelli della Jeep Compass a Melfi e l’Alfa Romeo Tonale a Pomigliano. Il debutto ufficiale della 500 elettrica dovrebbe avvenire in occasione del Salone dell’auto di Ginevra che si terrà nel mese di marzo del 2020. La sua produzione, accanto a quella della Maserati Levante, è una risposta importante alle nostre richieste sindacali per consentire il ritorno al lavoro di migliaia di lavoratori che sono ancora nel guado degli ammortizzatori sociali.
È necessario accelerare gli investimenti anche sugli altri stabilimenti, come quelli di Cassino, Grugliasco e della stessa Pomigliano, per consentire il pieno rilancio del settore automotive in Italia, settore che da lavoro, nel nostro paese, a circa 250 mila lavoratori. Su ibrido ed elettrico – continua Bentivogli – Fca è in ritardo, ma la giornata di oggi è un importante segno della volontà di recuperare questo gap. Importante inoltre, la comunicazione di Fca su nuovi modelli di Maserati, a cominciare dal rinnovo della Levante e di altri prodotti. Tra il 2019 e il 2021, i 5,5 miliardi di investimenti – conclude il segretario Fim-Cisl – porteranno, in totale, 13 nuovi modelli, insieme all’elettrificazione di tutta la gamma con 12 versioni, nonostante un contesto difficile, e un mercato ancora debole.