L’export in Italia tiene ormai in piedi molti settori, dall’arredamento, al design, passando per il cibo e l’arte.
Insomma, i prodotti Made in Italy registrano in questi anni di recessione un’attrattiva senza precedenti che permette a molti comparti di continuare nel difficile cammino dell’innovazione e della ricerca, altrimenti abbandonata in tempi di crisi. La miglior vetrina per raggiungere i mercati vicini e lontani rimane senza dubbio la fiera, una chiave d’accesso all’economia mondiale che neppure l’era del digitale è riuscita a scalfire.
Ne sono un esempio i 400mila visitatori del Salone del Mobile di Milano, l’evento fieristico più importante della città, che in questi giorni hanno letteralmente preso d’assolto il capoluogo lombardo con l’intenzione di raccogliere tutte le intelligenze della creatività e del design italiano.
Da questi presupposti ha preso vita il master di II livello ‘Touch fair architecture-progettare in fiera’ organizzato dall’Università Iuav di Venezia e sostenuto dall’Associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi), che si pone l’obiettivo di valorizzare la grande tradizione architettonica italiana e internazionale, anche nel settore fieristico.
Specialisti in Fiera – Si tratta di un master di secondo livello, rivolto a giovani architetti e designer e si articola intorno a un percorso formativo di durata annuale. Il corso di specializzazione ripercorre i processi culturali che hanno influenzato lo sviluppo dell’architettura italiana, attraverso l’applicazione pratica a un settore storicamente aperto all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi linguaggi, materiali e strutture. L’obiettivo è la progettazione di nuovi modelli di padiglioni e spazi espositivi fieristici e d’arte.
“Oggi il successo di una manifestazione fieristica dipende in buona misura dalla qualità dei format visivi e progettuali intorno ai quali viene sviluppata – ha detto Ettore Riello, presidente di Aefi -. Per questo motivo è fondamentale investire nella formazione di figure adeguatamente preparate e capaci di fornire soluzioni competitive, anche in termini d’investimenti economici all’avanguardia”.
Il programma – Suddiviso in due semestri (con quattrocento ore previste per le attività formative, divise in nove moduli), il master tocca verticalmente tutti i temi della progettazione fieristica, dalla gestione e l’allestimento degli spazi fino all’organizzazione e la comunicazione di eventi di successo, attraverso un percorso formativo articolato su tre diversi momenti: lezioni teoriche in aula con le testimonianze di autorevoli personalità del mercato, consolidamento delle competenze acquisite attraverso un periodo di stage in azienda e, infine, il successivo inserimento nel mondo del lavoro.
“La possibilità di lavorare con gli studenti – ha continuato Riello – ci permette di dare il nostro contributo concreto in un momento nel quale i giovani hanno particolare bisogno di essere supportati nelle fasi di creazione della propria professionalità e avvicinamento al mondo del lavoro, dando loro la possibilità di approfondire la conoscenza di un settore particolarmente attivo e stimolante, ma spesso non annoverato tra gli sbocchi professionali più ambiti”.
Il mercato – Spesso viene sottovalutato il ruolo che il sistema fieristico ricopre nell’andamento dell’economia nazionale, ma in Italia vengono organizzate ogni anno oltre mille fiere, che complessivamente generano quasi un miliardo di euro di fatturato che sale a circa tre miliardi di euro se si considera l’indotto diretto.
“In questo modo noi offriamo agli allievi non solo un’occasione per scoprire le potenzialità di questo settore, ma anche concrete opportunità lavorative”.
Il percorso didattico è finalizzato soprattutto alla creazione di figure professionali aperte anche agli ambiti internazionali. Sono, infatti, previsti stage non solo presso le più importanti fiere italiane, ma anche internazionali e in studi di architettura tra cui lo Studio Eisenmans Architects di New York.
Per saperne di più – L’università di Venezia mette, inoltre, a disposizione cinque contributi del valore di 1.000 euro ciascuno a parziale esonero della tassa d’iscrizione secondo i criteri indicati dal bando di partecipazione. Per l’iscrizione, è necessario aver conseguito una laurea specialistica, magistrale o quinquennale in Architettura, Design o Ingegneria. I candidati in possesso dei titoli indicati dovranno presentare domanda correlata da curriculum e da portfolio digitale, con i lavori ritenuti più rilevanti. Tra loro verranno scelti i 25 studenti che formeranno la classe.
Il sito: www.touchfairarchitecture.com