A maggio 2019 si stima per l’intescambio commerciale con i paesi extra Ue un aumento congiunturale sia per le esportazioni (+0,8%) sia per le importazioni (+0,7%). Lo rende noto l’Istat diffondendo i dati relativi al “Commercio estero extra-ue”.
L’incemento congiunturale delle esportazioni – spiega l’Istituto di Statistica – interessa in misura più marcata i beni di consumo non durevoli che segnano +5,2% mentre per i beni di consumo durevoli si registra un incremento pari al +2,1%. L’energia (-15,5%) registra invece una rilevante diminuzione. Al netto dei beni energetici, la crescita complessiva passa a +1,4%. Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è più intenso per i beni di consumo non durevoli (+8,4%) e i beni strumentali (+2,1%) mentre i beni di consumo durevoli (-8,5%) sono in forte contrazione.
Nell’ultimo trimestre mobile (marzo-maggio 2019), la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta positiva (+0,5%). I beni di consumo non durevoli (+6,5%) sono in crescita, mentre tutti gli altri raggruppamenti principali di industrie sono in diminuzione. Nello stesso periodo, le importazioni registrano un lieve aumento congiunturale (+0,2%), determinato dai beni di consumo durevoli (+7,4%) e dai beni di consumo non durevoli (+1,9%). I beni intermedi flettono (-2,2%).
A maggio 2019, – spiega l’Istat – le esportazioni sono in marcato aumento su base annua (+7,8%). L’incremento è rilevante per i beni di consumo non durevoli (+23,2%), i beni di consumo durevoli (+6,5%) e i beni intermedi (+5,5%). Analogamente alle esportazioni, anche le importazioni registrano un aumento tendenziale (+4,1%) determinato dai beni di consumo non durevoli (+13,7%), beni strumentali e energia (+2,3% entrambi).
Il saldo commerciale a maggio 2019, stando ai dati diffusi, è stimato pari a +3.108 milioni, in aumento rispetto ai +2.362 milioni di maggio 2018. Da inizio anno aumenta anche l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +25.149 milioni di gennaio-maggio 2018 a +26.255 milioni di gennaio-maggio 2019).
A maggio 2019 i paesi che contribuiscono maggiormente all’incremento delle esportazioni su base annua sono Giappone (+23,0%), Svizzera (+21,5%) e Stati Uniti (+16,0%). In diminuzione, le vendite di beni verso paesi OPEC (-14,3%), paesi ASEAN (-7,3%) e Turchia (-6,2%). Gli acquisti da India (+35,7%), Cina (+10,8%) e paesi ASEAN (+8,0%) registrano aumenti tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue. In flessione gli acquisti da Turchia (-9,2%) e paesi OPEC (-9,1%).