Roma. “Come Fim Cisl abbiamo in questi giorni più volte sollecitato un intervento del governo italiano, ma senza nessuna risposta – dichiara il Segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli -. Parigi ha cominciato a strafare, a dettare la linea su svalutazione azionaria di Fca, posti di lavoro, volumi di produzione e management, con tanto di Presidente e amministratore delegato. Ieri sera eravamo al pre-accordo mentre il governo italiano non se ne è neanche accorto. Il nazionalismo francese da una parte e l’assenza del Governo Italiano hanno fatto saltare tutto spingendo gli azionisti di Fca a ritirare l’offerta”.
“Le nozze tra i due gruppi si possono ancora salvare, non credo sia tutto finito, anche se non è facile recuperare. Questa operazione serviva alla nostra industria e a quella francese, con la quale abbiamo in essere molti accordi, perché in qualunque modo la si voglia vedere i consolidamenti in questo settore in questi anni ci saranno. Se non sarà Fca per Renault sarà un altro, – continua il leader dei metalmeccanici Cisl – ma sarà fondamentale per la tenuta e la competitività del settore nel nostro paese. Il punto è che anche su eventuali altre partite il governo deve avere un ruolo, come d’altra parte avviene nel resto del mondo. In Italia invece su lavoro e industria c’è un disinteresse generale ad oggi livello politico, così rischiamo di rimanere dei moscerini in mezzo a tanti più grossi di noi. Non penso che sia tutto finito. Lo stop dell’intesa e la reazione della Borsa forse aiuterà ma servirà che Parigi metta da parte il suo nazionalismo, solo allora la trattativa può riprendere. Ma non senza la presenza di un interlocutore politico italiano.”