Filcams, Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti fanno prevedere una settimana di fuoco nella grande distribuzione: sarà una settimana caratterizzata da grande mobilitazione a difesa delle aziende e dell’occupazione.
Oggi alle 15:30 è previsto al Mise un sit-in che seguirà col fiato sul collo il vertice fissato tra governo, curatori fallimentari e gli stessi sindacati. La discussione, in programma sempre nel pomeriggio di oggi, sarà in merito alla vertenza relativa alla Shernon Holding e al fallimento della catena Mercatone Uno e dei 55 punti vendita chiusi senza preavviso ai circa 1.800 lavoratori dipendenti. Per martedì 28 maggio, sempre al Mise, è atteso invece il tavolo sulla maxi operazione di acquisizione attualmente in corso tra Conad e Auchan e da cui dipenderà il futuro di oltre 18mila lavoratori. Sempre domani, inoltre, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori degli ipermercati Auchan e lo sciopero dei lavoratori Simply, Sma e Auchan.
Ma non è finita qui: il 31 maggio, infatti, – come riporta Adnkronos – incroceranno le braccia i 600mila lavoratori delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi che da oltre sei anni sono senza il contratto nazionale di lavoro che risulta infatti scaduto in data 30 aprile 2013. Appuntamento per tutti nella stessa data, dunque, ricordano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltrasporti, a Roma in Piazza Bocca della Verità per una manifestazione che potrebbe contare, stimano i sindacati, la partecipazione di oltre 7mila lavoratori provenienti da tutta Italia.
“La convocazione al Mise dei sindacati, dell’azienda, dei commissari fallimentari e del curatore fallimentare di Shernon deve essere il primo passo per trovare una soluzione al fallimento della società proprietaria di Mercatone Uno e mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Gli accordi – aggiunge il numero uno della Cgil – vanno sempre rispettati, a maggior ragione se vengono presi di fronte al governo che è garante delle promesse fatte da un’azienda, che non può permettersi di prendere in giro lavoratori e ministero”.
Per il sottosegretario della Fisascat Cisl, Davide Guarini, che ricorda come i sindacati non abbasseranno la guardia, “Serve una maggiore attenzione da parte della politica e delle istituzioni al settore del terziario e dei servizi che oggi in Italia risulta essere di tutto rilievo sia per dimensioni occupazionali che in termini di fatturato”.