Secondo il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, le coperture per il decreto famiglia “non sono state individuate al momento” e il provvedimento “è stato rinviato”. Così il ministro ad un’intervista da Agorà su RaiTre.
In merito alle coperture necessarie per scongiurare l’aumento dell’Iva nel 2020, continua Tria, “Sapremo a fine anno e non adesso se si spenderà meno di quanto preventivato” per il reddito di cittadinanza ed “è chiaro come queste spese non si possano portare all’anno seguente. In legge di bilancio si dovrà vedere come trovare coperture alternative all’Iva per finanziare i nostri programmi”. “Quello che faremo nei prossimi anni è scritto nel Def, che è stato approvato dal governo e dal Parlamento, con quest’ultimo che ha votato una risoluzione – ha ricordato – che chiede di non aumentare l’aumento dell’Iva, confermando però obiettivi Def. Questo è quanto ha deciso il Parlamento e noi lavoriamo su questo, il resto sono chiacchiere”, ha sottolineato Tria.
Quanto alla Flat tax “si può fare facendo scelte conseguenti dal lato della spesa. Si tratta comunque di un termine generico, bisogna vedere come è disegnata, qual è il percorso e come fare una riforma fiscale”, ha aggiunto il ministro. “Già quest’anno una parte è stata applicata per le partite Iva, ma non si può fare tutto assieme. In parte il problema – ha continuato Tria – sarà studiare tecnicamente un disegno sostenibile ed efficiente. Poi la decisione sulla flat tax dipende da decisioni correlate, perché la politica economica deve essere coerente e non si fa a pezzi”.
Ad ‘Agorà Tria ha parlato anche di crescita e spread: “La stabilità politica è fattore importante per la crescita come sono importante la stabilità sociale e la stabilità finanziaria”. E ha concluso: “Abbiamo bisogno di tutte e tre tipi di stabilità per avere un ambiente favorevole agli investimenti e alla crescita”. E “non bisogna creare allarmi” ma bisogna “creare un ambiente di fiducia per gli investitori che fanno calcoli di lungo termine”. (Adnkronos)