Cisco, multinazionale statunitense operante nel campo delle soluzioni tecnologiche, lancia una nuova fase di Digitaliani e si pone l’obiettivo di riuscire a formare, nei prossimi tre anni, 200mila persone in aree quali: big data, cybersecurity, trasformazione digitale, ecc.
Digitaliani è un progetto nato nel gennaio 2016 e di cui, in occasione della visita in Italia del Ceo e presidente Cisco, Chuck Robbins, è stato presentato un nuovo programma. L’impegno di Cisco, attraverso il nuovo schema, è quello di incentivare lo sviluppo e l’innovazione del Paese. A tal proposito, la compagnia ha investito 100 milioni di dollari finalizzati proprio a sostenere una svolta economica e produttiva dell’Italia passando per la formazione nell’ambito delle competenze digitali, con un occhio rivolto in particolare alle Pmi e ai professionisti.
Il Presidente Conte incontra il Ceo Cisco, Robbins. Ed è proprio nel corso di un incontro con il Presidente del consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte che il Ceo di Cisco ha confermato l’impegno dell’azienda a supporto della digitalizzazione del nostro Paese, attraverso nuove iniziative e progetti nell’ambito di Digitaliani. “Con un’agenda digitale innovativa, l’Italia è un chiaro esempio di come Cisco sappia essere un partner di fiducia con cui promuovere iniziative che migliorino la qualità della vita, creino lavoro e stimolino la crescita economica e affrontino problemi di natura sociale, come quello delle persone senza dimora – ha spiegato il presidente, Robbins – Insieme al Governo e con i nostri partner commerciali e clienti italiani, ci impegneremo sempre più per avere un impatto positivo sui cittadini, in tutto il territorio”.
Negli ultimi anni, rimarca la compagnia americana, è emerso a chiari lettere il ruolo determinante della Privacy e della Cyber security nella digitalizzazione. Tale trend ha spinto Cisco ad annunciare la prossima apertura a Milano di un Centro di Eccellenza e Co-Innovazione dedicato alla Cyber security e alla Privacy. Qui, l’azienda collaborerà con clienti, partner di settore, startup, sviluppatori, nonché enti pubblici e con la comunità accademica per risolvere problematiche concrete, relative al business e ai social, contribuendo così, ad aumentare la sicurezza, la privacy e la fiducia delle persone in quella che è la digitalizzazione. Il centro sarà attivo dal 2020 e saranno trattati temi legati alla cyber security.