Lavorare di più significa davvero produrre di più? Non fatevi trarre in inganno perché la risposta più scontata, in questo caso non è quella giusta. L’Italia, infatti, pur essendo uno dei Paesi in cui si lavora più tempo, risulta comunque fanalino di coda in Europa quando si va a misurare il livello di produttività. Sembra essere un dato di fatto, in effetti, che lavorare di più si traduce, al contrario, in produrre di meno.
Quante ore lavori? In Italia si lavora mediamente 33 ore a settimana pro capite, 3 ore in più rispetto alla media europea e addirittura 7 ore in più rispetto alla Germania dove il tempo di lavoro è ridotto ai minimi termini con 26 ore lavorative a settimana. Segue l’Olanda, con una media di 28 ore, mentre a Lussemburgo, in Austria e Francia si lavora 29 ore a settimana. Peggio dell’Italia, invece, ci sono solo la Grecia con 38 ore di lavoro settimanali e l’Estonia con una media di 34 ore. In perfetta media con i Paesi dell’area Euro con 30 ore di lavoro settimanali, invece, sono Finlandia e Belgio. Questo il quadro emerso secondo gli ultimi dati elaborati dall’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Oltre il danno, la beffa. Ma lavorare di più, attenzione, non corrisponde a maggiore produzione né a più guadagni, al contrario l’Italia che lavora 33 ore a settimana, è agli ultimi posti per produttività, mentre la Germania, dove si lavora quasi un giorno in meno rispetto all’Italia, si produce molto di più. Nei Paesi più produttivi, quindi si sta meno ore a lavoro ma non solo: i tedeschi oltre a lavorare per molto meno tempo, possono godere anche di salari più attrattivi. In Italia, invece, gli stipendi risultano essere più bassi della media Ocse.
Troppo lavoro e scarsa produttività. Sempre stando ai dati raccolti dall’Ocse, in Italia tra il 2010 e il 2016 la produttività è aumentata mediamente solo dello 0,14% all’anno. Peggio di noi solo la Grecia dove la produzione è addirittura scesa dell’1,09%.