Un tutor digitale con due peculiarità ben precise: facilitare la costruzione di un percorso di formazione continua e personalizzato e ottimizzare il processo di selezione individuando il candidato più idoneo a un certo ruolo, focalizzandosi sulle competenze acquisite. Il tutto grazie alle capacità dell’intelligenza artificiale e a un modello di fruizione “smart learning” strutturato in base al tempo che ognuno può dedicare al proprio iter di aggiornamento. Con Flexa, piattaforma nata dalla collaborazione tra MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business, Microsoft e B.Digital, le aziende avranno dunque a disposizione uno strumento innovativo e flessibile per sviluppare programmi di apprendimento su misura mentre gli Hr manager potranno facilmente implementare campagne di recruiting basate su un’accurata profilazione dei candidati, così da ottenere il “perfect match” tra domanda e offerta di lavoro in tempi più rapidi.
A chi è rivolto. Attualmente a disposizione degli studenti e degli alumni dell’ateneo milanese, la piattaforma sarà accessibile dall’autunno anche a professionisti e aziende, che potranno collaborare con la Business School alla formazione dei propri dipendenti e per la ricerca di nuovi talenti da inserire in organico. Il passo successivo dedicato alle imprese che saliranno a bordo di Flexa sarà l’accesso alla “Talent Bank” del MIP, costituita da individui italiani e stranieri provenienti da programmi Mba, Executive Mba, master specialistici e dall’Academy. Le aziende, inoltre, potranno pubblicare offerte di lavoro rivolte a candidati di alto profilo (in alcuni casi suggeriti direttamente dalla piattaforma) mentre gli utenti potranno proporsi per le diverse posizioni aperte, ricevendo suggerimenti per essere in linea con i requisiti richiesti.
Come funziona. Appoggiato alla piattaforma cloud di Azure e sulle tecnologie di analisi e di intelligenza artificiale di Microsoft, il “digital mentor” permette a qualsiasi soggetto, in modo personalizzato, di effettuare test di valutazione delle proprie soft e digital skill e un’autovalutazione di quelle “hard” al fine di individuare le lacune da colmare per raggiungere gli obiettivi professionali dichiarati rispetto alle esigenze di un mercato del lavoro in costante evoluzione. In base a questi parametri, agli obiettivi di carriera e al tempo a disposizione, Flexa suggerisce “pillole” di formazione quotidiana, una serie di contenuti da approfondire (articoli, video, webinar, eventi, corsi erogati da fonti certificate come Business School e Università nazionali e internazionali) e profili simili con cui entrare in relazione per ampliare il proprio network professionale, startup con cui poter collaborare comprese.
“Flexa – come ha osservato Federico Frattini, Associate Dean for Digital Transformation del MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business – nasce dalla volontà di dare risposte concrete alle esigenze di più soggetti, perché oggi è necessario sia ridefinire la formazione in un sistema caratterizzato da un eccesso di informazioni, che rende difficoltoso prendere le decisioni più giuste per la propria carriera, sia aumentare nel contempo la conoscenza trasferita dal mondo accademico alla società a un costo sostenibile, identificando i punti di forza e di debolezza di studenti e professionisti e proponendo loro un percorso formativo sempre più personalizzato”. Senza dimenticare che, ed è forse l’aspetto più importante legato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel campo delle risorse umane, trovare il candidato migliore per il profilo da coprire, sulla base non solo dei titoli ma anche del percorso di learning development e alle ambizioni di carriera dichiarate, è decisamente un grande passo in avanti.