L’importanza dell’orientarsi al futuro è stato il tema al centro del workshop promosso da AIPOS che si è svolto giovedì 17 Marzo presso il Liceo Classico Giulio Cesare di Roma. Ad accendere i riflettori sull’importanza dell’orientamento scolastico ci ha pensato l’On. Silvia Costa (Presidente Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo) ponendo l’attenzione sui dati riguardanti i Neet, i ragazzi che non sono inseriti né in un percorso scolastico né lavorativo: “In Italia sono un milione e mezzo, troppi. Siamo terzi dopo la Bulgaria e la Grecia, segno che il nostro sistema di orientamento al lavoro deve essere potenziato, a cominciare dalle scuole”.
È necessario sviluppare sinergie tra scuola, formazione professionale e mondo delle imprese ed è per questo che l’On. Silvia Costa sottolinea l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro. Altra prerogativa dell’UE è la promozione della mobilità europea attraverso i programmi Erasmus, Socrates, Comenius e Leonardo: “Cinque anni dopo il completamento degli studi il tasso di disoccupazione degli studenti Erasmus è più basso del 23% rispetto agli altri. Per questo abbiamo previsto un incremento del 45% delle borse di mobilità che consentirà a 4 milioni di persone di fare esperienze nell’UE fino al 2020: gli studenti Erasmus incarnano l’identità dell’Europa che vorremmo”.
Anche Gabriele Toccafondi, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha ribadito la centralità dell’orientamento scolastico, che non deve riguardare solo i ragazzi dell’ultimo anno, ma diventare un processo più strutturato: “Per scegliere il proprio futuro non basta un consiglio generico di un parente o conoscente. Il 47% dei ragazzi che sta ultimando il percorso di studi dichiara di aver sbagliato scuola o corso universitario. Allarmanti anche i dati sull’abbandono scolastico, che in alcune zone arriva a toccare il 30%. Per questo l’imperativo deve esser ripartire dalle basi, investire sul mondo della scuola e sull’orientamento”. Secondo il referente del Ministero dell’Istruzione, la sussidiarietà è la via ottimale per l’orientamento scolastico: “Le Istituzioni devono agire in prima persona, ma soprattutto devono aiutare le realtà già operanti sul territorio a svilupparsi e AIPOS svolge un ruolo prezioso in tal senso”. Toccafondi traccia anche delle linee guida per un buon orientamento: “Il mondo della scuola deve aprirsi all’alternanza scuola – lavoro, favorire i processi che partono dal basso e incentivare i canali di lavoro dando importanza non soltanto al sapere ma anche al saper fare”. Fondamentale inoltre è lavorare per rendere centrale il ruolo delle competenze e aggiornarle: “Oggi sessantamila aziende sono alla ricerca di figure professionali che non riescono a trovare perché i ragazzi non hanno le competenze richieste”.
Proiettato oltre i confini nazionali anche l’intervento di Valentina Colombo (Docente dell’Università Europea di Roma, Senior Fellow EU Foundation for Democracy) che ha ribadito l’importanza delle esperienze all’estero: “L’Erasmus apre le menti degli studenti e non solo: ho visto nascere amicizie e scambi importanti di ricerca grazie alla mobilità europea”. Ha inoltre ricordato quanto centrale rimane il rapporto allievo-maestro, colui che ti affianca nel percorso di crescita personale e professionale. La vittoria più grande per un docente è esser ritenuto dagli studenti un valido consigliere. Ed è proprio ai colleghi docenti che Valentina Colombo ha lanciato un monito: “Oggi l’offerta di lavoro è cambiata e incrementata. Dobbiamo essere in grado di indirizzare i giovani verso le nuove professioni a seconda delle attitudini. Dobbiamo aiutarli a guardare al futuro senza paura in Italia, in Europa e al di là dell’Europa. Dobbiamo accompagnarli, spronarli e orientarli con i giusti strumenti”.
Massimo Angelini (Direttore Public Relations di Wind) ha invece offerto una bellissima fotografia di quello che serve ai giovani oggi per entrare nel mondo del lavoro: “Più che guardare un curriculum noi guardiamo gli occhi dei ragazzi, la motivazione e passione che mostrano nei confronti di una professione. Spetta a noi poi, e alla scuola, formarli”. Per Valentina Grippo (Presidente Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali Roma Capitale) l’orientamento deve essere permanente: “Non saper cosa fare è un dramma sia a diciotto che a cinquant’anni”. Prezioso anche l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Mauro Vaglio, che ha offerto una panoramica sulla professione forense, non celandone le difficoltà: “Le condizioni dell’avvocatura sono molto diverse rispetto a qualche decennio fa, i redditi sono diminuiti e sono mutate le frontiere del diritto, ma una cosa è rimasta uguale nel tempo: la missione dell’avvocato, vale a dire difendere e tutelare i cittadini”. Uno spunto importante è arrivato dalla Preside Liceo Classico Giulio Cesare, Micaela Ricciardi: la necessità dieducare non solo i giovani, ma anche e soprattutto i genitori, che giocano un ruolo determinante nell’indirizzare le scelte dei figli. Un tassello importante e presente nel “percorso AIPOS”, che risponde invitando anche loro alle giornate di orientamento.
Andrea Alemanni (Presidente Commissione Scuola Municipio Roma II) ha infine aperto la strada ad un percorso comune, cosciente dell’importanza di mettere in rete esperienze qualificate, lavorare sul territorio creando valore nelle scuole: “Non c’è servizio migliore da poter offrire ai genitori della certezza di un futuro per i propri figli”.
Ed è proprio questo l’obiettivo che persegue l’Associazione Italiana per l’Orientamento Scolastico: orientare i ragazzi al futuro. Lo ha spiegato Edoardo Bellafiore, (nella foto) Presidente AIPOS: “La scelta di cosa fare dopo il liceo è il primo bivio a cui un ragazzo arriva nella propria vita. Scegliere una strada rispetto ad un’altra indirizza in modo determinante il proprio futuro professionale. Per poter riuscire in questa decisione, quello che oggi manca a un giovane è la conoscenza del mercato del lavoro e la consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e motivazioni”. Quanto costa un orientamento sbagliato? Tanto. “Non solo in termini economici, ma anche di vita personale” spiega Bellafiore. Quello che AIPOS fa è dare ai ragazzi tutti gli strumenti per conoscere a tutto tondo il mondo del lavoro (le professioni di oggi e di domani); capire quali competenze sono richieste e come possono essere conseguite; acquisire consapevolezza in se stessi attraverso un questionario attitudinale e un colloquio individuale con un esperto.