TORINO 17 aprile 2015 – ‘’L’abbassamento della pressione fiscale è l’unico modo per far ripartire davvero il mercato immobiliare. Un settore, che negli ultimi 5 anni, ha perso più di 800 mila posti di lavoro nel silenzio generale’’.
Paolo Righi, presidente della Fiaip, la Federazione Italiana Agenti immobiliari, rilancia l’allarme dal palco di Torino dove s’è svolta l’assemblea annuale degli associati. In un Paese in cui il 79% degli Italiani è proprietario dell’abitazione principale e i lavoratori coinvolti nella filiera immobiliare sono circa 1 milione e 400mila, il settore dovrebbe essere quello trainante per la nostra economia: però l’eccessiva tassazione sulla casa, al momento la più alta in Europa, erode il valore dell’immobile e rende l’investimento sulla casa non produttivo.
“Non solo la tassazione sulla casa rimane altissima – incalza Righi – ma anzi tende ad aumentare. Basti pensare che dai 9 miliardi del 2009 è arrivata ai quasi 30 miliardi del 2014. Eppure – sottolinea il presidente della Fiaip- ci sono altri indicatori che farebbero ben pensare. Per esempio una nuova voglia delle banche di erogare i mutui, che, grazie alla rinegoziazione dei tassi, sono aumentati del 30%. L’erogazione dei mutui è aumentata, ci sarebbe anche voglia di comprare, ma l’altissima tassazione spegne ogni possibile ripresa’’.
“Altri Stati europei, come Francia e Spagna, attuano politiche fiscali per sostenere l’accesso alla proprietà, in Italia invece si continua a tassare a dismisura: ma se non riparte il mercato immobiliare –conclude Righi- non riparte nemmeno l’economia italiana”.