In merito al volantino diffuso a Modena che pubblicizza contratti di intermediazione rumeni con riduzione del costo del lavoro del 40% e “niente Inail, Inps, malattia, infortuni, Tfr, tredicesima”, Assolavoro – l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro – ha chiesto un incontro urgente al Ministero del Lavoro al fine di verificare l’opportunità di intensificare i controlli sugli operatori iscritti all’Albo del Dicastero e applicare le sanzioni previste dal nostro ordinamento ogni qual volta vi siano delle violazioni.
Assolavoro ritiene il volantino indegno di un Paese come l’Italia che si è sempre distinto per una normativa sulla somministrazione di lavoro e sulle Agenzie per il Lavoro riconosciuta come un modello europeo per garanzie per il lavoratore e parità di trattamento. In Italia, sono oltre 300mila i lavoratori in somministrazione per mese. E a differenza di quanto previsto in altri Paesi, per il lavoratore tramite Agenzia sono previsti da sempre stessi diritti, stesse tutele e stessa retribuzione garantiti al lavoratore alle dirette dipendenze dell’azienda utilizzatrice.
L’art. 23, comma 1, del decreto legislativo n.276/2003, infatti, prevede il diritto del lavoratore in somministrazione a “un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello dei dipendenti di pari livello dell’utilizzatore” e si applica anche alle agenzie comunitarie. È necessario che le aziende lo sappiano, anche perché rischiano pesanti sanzioni nel caso si affidino a operatori stranieri che non rispettano le regole, in quanto la legge prevede la responsabilità solidale per l’adempimento dei crediti retributivi e previdenziali.
Gli operatori che lavorano nel pieno rispetto delle regole, come le Agenzie per il Lavoro di Assolavoro, oltre a parità retributiva garantiscono numerose prestazioni aggiuntive. I lavoratori in somministrazione, infatti, possono accedere a percorsi di formazione finalizzata, per i quali le Agenzie per il Lavoro investono ogni anno oltre 120 milioni di euro e a un miniwelfare aggiuntivo di settore con rimborso delle spese mediche, una tantum in caso di maternità e per l’asilo nido, accesso a prestiti a tasso nullo o fortemente agevolato. Il tutto è finanziato con risorse esclusivamente private.
Per queste ragioni Assolavoro ritiene particolarmente grave l’episodio di Modena e intende avviare anche altre iniziative a tutela del settore. In particolare l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro valuterà la sussistenza degli estremi per adire le vie legali per i danni di immagine che derivano dalla vicenda e destinare gli eventuali proventi ad azioni a favore dei lavoratori in somministrazione. Assolavoro, infine, conferma la propria disponibilità a proseguire un percorso di virtuosa interazione con le Istituzioni anche per intensificare assieme i presidi contro gli operatori che non rispettano le regole e chiederà alle rappresentanze sindacali di avviare percorsi comuni per contrastare i fenomeni distorsivi del mercato, a scapito dei lavoratori e delle Agenzie per il Lavoro.
Attraverso artifici come quelli emersi a Modena e che hanno esclusiva finalità di dumping del costo del lavoro, infatti, si rischia di innescare una corsa al ribasso a cascata dei salari per le categorie coinvolte che non aiuta nel lungo periodo a creare una dignità del mestiere e delle professionalità, a danno del lavoratore medesimo.