Quanto è importante, nel mondo del lavoro, costruire una solida reputazione anche online? E se un utente volesse esprimere il proprio giudizio legato a un professionista che lo sta seguendo in alcune attività (dal parrucchiere al persona trainer), in che modo può farlo? eKoodo, startup fondata da Davide Ghezzi e Maurizio La Cava, due giovani laureati in ingegneria e con alle spalle un percorso professionale in grandi multinazionali (Ferrero e BMW), vuole proporsi come risposta. eKoodo, infatti, rappresenta una piattaforma dove qualsiasi lavoratore può raccogliere raccomandazioni professionali dai propri clienti e costruirsi una reputazione online.
I primi passi di eKoodo? – Una telefonata, la percezione di una necessità e la nascita di un’idea. eKoodo prende forma da un mix di elementi e Davide Ghezzi ci racconta i retroscena: “Quando abbiamo mosso i primi passi in questa avventura imprenditoriale, io e Maurizio lavoravamo in nazioni diverse (Francia e Lussemburgo) ma ci siamo sempre tenuti in contatto, chattando su skype quasi tutte le sere. Una sera, Maurizio mi racconta un episodio che aveva vissuto, spiegandomi come una cameriera fosse riuscita a distinguersi in un locale, per aver gestito in modo eccellente una situazione un po’ tesa. Maurizio sottolineò che, pur avendo lasciato una mancia alla fine della serata, l’abilità di quella ragazza, secondo lui, non era stata giustamente ricompensata. In quel momento aveva la necessità di fare veramente qualcosa di concreto e di utile, facendo sapere a più persone che quella ragazza aveva fatto la differenza, e mi domandò se era davvero possibile realizzare qualcosa del genere.
Non lo sapevamo ancora, ma avevamo appena fondato le basi di eKoodo. Quanti locali e attività commerciali, infatti, basano il proprio successo su un pugno di professionisti che ogni giorno fanno di tutto per soddisfare i propri clienti? Pensiamo al nostro parrucchiere, che non cambieremmo con nessun altro al mondo; oppure al nostro maestro di sci, che ci ha insegnato a sciare e aiutato a sconfiggere la paura di scivolare e cadere, magari proprio dopo una brutta caduta. Questi sono i professionisti che vengono “ringraziati pubblicamente” su eKoodo, e che poco a poco si stanno costruendo una vera e propria reputazione, con evidenti benefici personali, ma anche per l’attività dove lavorano.”
Avviare un’impresa – Dalla gestione del budget alle scelte riguardo la focalizzazione su alcune aree geografiche, dallo sviluppo di una strategia di comunicazione e marketing adeguata all’implementazione di nuove funzionalità per migliorare il prodotto: “le difficoltà sono presenti, in ogni fase, considerando anche il fatto cheeKoodo è un progetto completamente autofinanziato, quindi la gestione del budget è sicuramente uno degli aspetti più critici della nostra startup – continua Davide – eKoodo, infatti, vuole arrivare essere “per tutti”, ma dovendo pianificare le nostre attività di comunicazione con un budget limitato, abbiamo deciso – per il momento – di focalizzarci su alcuni settori professionali in aree geografiche ben definite.
Avviare un’attività imprenditoriale in Italia significa sostenere costi legati alla burocrazia spesso proibitivi per la maggior parte delle startup, che invece dovrebbero investire i limitati fondi a propria disposizione per strutturare e far crescere il proprio progetto. Due numeri per far capire quello che sto dicendo: per dare vita a una SRL in Italia bisogna investire 2mila euro (minimo), quando per fondare una LTD a Londra ne bastano 300.
Nonostante questo, però, le startup italiane si stanno moltiplicando e organizzando per fare sistema; gli appuntamenti presso i vari co-working spaces ed incubatori di impresa si moltiplicano, e termini come pitch, VC, lean startup diventano sempre più di dominio pubblico. “Sicuramente c’è ancora molto da fare, gli investimenti in startup italiane sono ancora molto piccoli se paragonati a Germania e UK, per restare in Europa, ma di sicuro ci stiamo muovendo nella direzione giusta.”
Il futuro di eKoodo – “In questi mesi – conclude Davide – abbiamo iniziato a lavorare con i maestri e le scuole di sci del Trentino, ed i primi risultati sono sorprendenti: abbiamo un elevato tasso di adesione delle scuole al progetto e diversi maestri stanno ricevendo koodos dai propri allievi. In primavera, però, estenderemo il progetto eKoodo ad altri settori del mondo dei servizi, in cui il rapporto personale tra il cliente ed il professionista è chiave, sia in Italia che all’estero. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento della reputazione online dei professionisti nel mondo dei servizi.”