«Il jobs act rappresenta una opportunità straordinaria per migliorare il mercato del lavoro, specialmente per quanto attiene alle politiche attive e alla ricollocazione». È quanto espresso da Stefano Scabbio, Presidente di Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, intervenuto all’Audizione di oggi presso l’XI Commissione del Senato.
Le Agenzie per il Lavoro, infatti, ritengono che “entrambi i provvedimenti all’esame della Commissione si muovano nell’ottica di favorire lo sviluppo di un mercato del lavoro più inclusivo e dinamico, ponendo al “centro” del sistema il rapporto di lavoro a tempo indeterminato “a tutele crescenti” accompagnato da ammortizzatori sociali fondati sul raccordo tra misure di sostegno al reddito e politiche attive finalizzate a favorire il reinserimento delle persone nel tessuto produttivo”.
Dalla memoria dell’Associazione delle Agenzie per il Lavoro emergono direttrici per migliorare l’attuale formulazione attraverso, per esempio, l’estensione dell’applicazione del servizio di ricollocazione ai lavoratori licenziati legittimamente per giustificato motivo oggettivo o a seguito di licenziamento collettivo e, soprattutto, a tutti quei lavoratori che utilizzeranno la conciliazione agevolata introdotta dal provvedimento. Proprio in quest’ultima ipotesi, che il Legislatore vuole tra l’altro favorire per decongestionare il contenzioso legale, non prevedere l’accesso a un pacchetto di servizi di ricollocazione è incomprensibile.
Sulle politiche attive è positivo il giudizio dell’Associazione delle Agenzie per il Lavoro in riferimento alle premialità relative ai risultati effettivamente conseguiti. «È necessario tuttavia prevenire un possibile effetto “creaming” da parte degli operatori, ovvero la concentrazione su candidati più facilmente collocabili» – ha aggiunto il Presidente di Assolavoro. Due notazioni riguardano, inoltre, l’accreditamento e il processo di profilazione dei candidati.
«E’ opportuno prevedere un sistema che si muova in un’ottica di unificazione degli attuali accreditamenti degli operatori su base regionale, così da semplificare i meccanismi per chi, come le Agenzie, lavora diffusamente sul territorio – ha indicato Scabbio -. Ed è quanto mai opportuno far sì che il processo di profilazione dei candidati, il primo passo verso un percorso di occupazione, avvenga in maniera tempestiva e adeguata. Su questo fronte le Agenzie per il Lavoro rinnovano la propria disponibilità a partecipare attivamente anche alla fornitura di questa tipologia di servizio».
«Ci sono le premesse per realizzare una riforma del mercato del lavoro che favorisca buona occupazione e adeguata flessibilità, valorizzando chi garantisce servizi efficaci e know how specializzato per rispondere alle esigenze delle imprese e di chi cerca un lavoro. Come dimostrano di saper fare quotidianamente le Agenzie per il Lavoro» – ha concluso il Presidente di Assolavoro.
1 commento
Ma di quale dinamicità e flessibilità si parla? Il mercato del lavoro italiano non ne ha, se lo perdi sei fuori, se hai più di 30 anni sei fuori, (se sei donna poi non ne parliamo), se non hai la specifica esperienza richiesta, nel senso che devi aver fatto per filo e per segno quello che cercano, sei fuori…insomma…facile uscire, difficile entrare.