È il passatempo preferito dei più piccoli: iniziare o concludere le proprie giornate con un’esibizione di salti sul lettone. Chi da bambino non è mai balzato su un letto per piccole o grandi acrobazie, incorrendo inevitabilmente nel rimprovero dei genitori? Dimenticatevi delle ramanzine, dei richiami e degli ammonimenti perché da oggi saltare su un materasso può diventare una vera e propria professione.
Reuben Reynoso lavora alla McRoskey, un’azienda di materassi fabbricati a mano in quel di San Francisco, in California. Il suo compito consiste nel testare gli articoli per cercare imperfezioni al loro interno. “Non è un gioco – sottolinea Reynoso – Il processo di collaudo di un materasso è complesso e delicato. Non è una professione per tutti”.
In cosa consiste esattamente il suo lavoro? Si tratta letteralmente di saltare sui materassi per comprimere il cotone al loro interno e riconoscere, con il solo aiuto dei piedi, eventuali imperfezioni. Ma la procedura di salto non è da sottovalutare. Un’eccessiva foga nel balzo potrebbe comprimere oltremisura il cotone. Al contrario, troppo poco rimbalzo ed il materasso non si potrebbe inserire nella macchina per la cucitura finale. Per questo Reynoso sostiene che non ci si possa improvvisare collaudatori senza aver prima ricevuto un’adeguata formazione. “Non si tratta di lanciarsi su un letto o fare particolari acrobazie – spiega – È necessario esaminare ogni singola area del prodotto e rilevare con le dita dei piedi piccoli grumi che si potrebbero creare al momento del riempimento”. Un compito che dev’essere eseguito quindi con la massima accuratezza e meticolosità. Ogni parte dev’essere controllata lentamente, tanto che in una giornata Reynoso collauda solo tre materassi.
Nel corso degli anni la sua tecnica è stata perfezionata e messa a punto. Si comincia con la coperta del materasso tramite un tappetino protettivo, in modo tale che questo non si sporchi o non assorba alcun tipo di odore. Poi, partendo dalla metà di un bordo, l’uomo effettua cinque saltelli indietro e cinque in avanti, spostandosi via via verso il lato opposto. In questo modo, lentamente ma scrupolosamente, viene passata in rassegna l’intera superficie.