LabItalia – Per ogni fallimento, in Italia hanno aperto 27 start up tra gennaio e settembre 2014. A fronte di 10.483 imprese che sono entrate in procedura fallimentare nei primi 9 mesi dell’anno, nella Penisola sono nate oltre 286mila nuove attività imprenditoriali. È quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.
Considerando l’’indice di reattività’ delle regioni italiane, vale a dire il rapporto tra il numero di imprese fallite e le nuove iscrizioni, emerge che, ad eccezione della Valle d’Aosta che guida la classifica con 65 nuove imprese per fallimento, sono le regioni del Sud Italia ad occupare le prime posizioni. La Basilicata è al secondo posto: per ogni fallimento aprono 47 start up. Seguono il Molise (41,1), la Calabria (40), la Sardegna (38) e la Puglia (37,9).
La Lombardia, nonostante l’’indice di reattività’ sia più basso della media nazionale (18,9 contro 27,3 nuove imprese per ogni impresa fallita), è la regione che vanta il più alto numero assoluto di imprese iscritte: tra gennaio e settembre 2014 si contano oltre 44mila start up.