LabItalia – Arriva il Master in Cultura del vino italiano. Nasce da un’idea dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, insieme con la Banca del Vino, la redazione Slow Wine e alcuni produttori, per comunicare e promuovere il vino italiano con gli strumenti più giusti.
Punta, infatti, a formare un professionista capace di maneggiare con consapevolezza il complesso mondo del vino – dagli aspetti organolettici a quelli storici, dalla prospettiva legislativa a quella economica – ma, allo stesso tempo, anche di farsi interprete dell’unicità del vino italiano per comunicare, valorizzare, promuovere e raccontare il vino in tutta la sua complessità e bellezza.
Per questo motivo, l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, insieme al sostegno di Slow Food e Banca del Vino, ha scelto di coinvolgere nel Master alcuni fra i più importanti e apprezzati professori ed esperti internazionali del settore, come Claude e Lydia Bourguignon fondatori di Lams-Laboratoire d’Analyse Microbiologique des Sols, Marco Simonit, che rivoluzionato l’approccio al mestiere del potatore, e Anna Schneider, da molti considerata la più grande ampelografa italiana.
Un percorso interdisciplinare dal taglio teorico e pratico della durata di 11 mesi (9 mesi di studio in aula ed esperienze sul campo e 2 mesi di tirocinio finale), a partire dal 14 gennaio 2015 per concludersi il 18 dicembre 2015, a tempo pieno con frequenza obbligatoria. E che mescola il valore della teoria in aula (più di 500 ore) alle regolari esperienze sul campo formative e coinvolgenti: incontri, uscite in cantina e in vigna (almeno 2 giorni al mese), 3 viaggi didattici e tirocini per conoscere da vicino la storia e la cultura di alcuni dei terroir più significativi dell’Italia settentrionale, centrale e meridionale.
Un programma creato a partire dalla constata esigenza fra i produttori di vino di una figura capace di confrontarsi a livello internazionale, di sviluppare efficacemente la promozione e la comunicazione del vino. Alla fine degli studi, si avrà a disposizione un completo patrimonio di competenze e di esperienze indispensabili per muoversi strategicamente rispetto ai prossimi scenari contemporanei, ovvero un quadro completo di strumenti e tecniche per trasmettere, comunicare e promuovere al meglio il vino italiano.
Il Master è accessibile a chi è in possesso di un titolo di laurea – i quali riceveranno a seguito del superamento degli esami previsti un diploma di Master di primo livello con 90 Cfu – ma anche a chi non è in possesso di titoli accademici. Numerose le aree tematiche oggetto di studio: viticultura, ampelografia e gestione dei suoli; enologia e tecniche di degustazione; botanica ed entomologia; geografia dei terroir; analisi sensoriale, degustazione di terroir; filologia, letteratura e storia del vino; epistenologia (sapere sul vino, sapere col vino); storia dell’Italia e dell’arte italiana; antropologia del vino; principi di gastronomia olistica; esperienze di sommellerie; economia del vino e delle aziende; diritto e legislazione; scrivere e comunicare di vino; sociologia dei consumi.
Sede del corso sarà l’Università di Scienze gastronomiche, in piazza Vittorio Emanuele 9, a Pollenzo.