Wami è una startup tecnologica che da oltre un anno opera nel settore del travel con guide mobile (iOS, Android e HTML5). Il progetto delle guide Wami nasce per valorizzare il meglio del territorio: i luoghi da non perdere, le attività per il tempo libero, gli eventi. I viaggiatori, ma anche gli stessi abitanti, potranno viverlo da una prospettiva diversa, più autentica, attraverso i consigli e le esperienze dei local che hanno deciso di condividere la propria passione per questi posti.
“La scoperta del territorio passa attraverso una combinazione magica di luoghi, momenti e persone e la sua vera essenza si coglie, in particolare, quando ci si relaziona con gli abitanti locali – sottolineano gli ideatori del progetto – Le migliori esperienze di viaggio, del resto, sono quelle condivise con un amico fidato del posto che ci possa guidare a scoprirne le gemme nascoste. Wami è proprio quell’amico.”
La scintilla che ha dato vita al vostro progetto – “Nel 2012 ci è stata commissionata da un imprenditore di Lignano Sabbiadoro la realizzazione di un’applicazione mobile per iPhone per la città – spiega Enrico Piovesan (co-fondatore di Wami) – Il progetto ha avuto molto successo, ma è stato solo a distanza di qualche mese che ha preso corpo l’idea di un network di guide.
Infatti, il viaggio fa da sempre parte della nostra vita: viaggiando ci siamo resi conto che le esperienze migliori che collezioniamo sono legate ai momenti passati a chiacchierare con le persone del luogo; in questo modo, infatti, si può esplorare il territorio attraverso gli occhi di chi ci vive, scoprendone le gemme nascoste. Da qui l’idea di valorizzare il territorio facendolo raccontare dai local, cambiando radicalmente il paradigma: da turista a viaggiatore. La app iLignano è stata, quindi, il nostro biglietto da visita: un investitore privato ha creduto in noi e da lì siamo arrivati a sviluppare 30 guide per i diversi device (iOS, Android e HTML5).”
I primi passi dell’avventura imprenditoriale – “Questo progetto – continua Enrico – non è il nostro primo ballo. Sin dai tempi dell’università abbiamo avuto la fortuna di lavorare a diversi progetti molto interessanti, anche a livello internazionale. In questo caso, il passaggio è stato abbastanza naturale: avevamo già le competenze e grazie all’investimento iniziale abbiamo potuto costituire una startup, assumere dei collaboratori ed essere sul mercato con un prodotto già testato.”
Cosa significa essere imprenditori, oggi – “Molti vedono nelle startup un fenomeno di tendenza, alcuni aspirano a diventare il nuovo Steve Jobs o Mark Zuckerberg – dice Enrico – In realtà le cose sono molto diverse da come la maggior parte delle persone se le immagina: essere imprenditori significa scegliere una vita di rinunce e sacrifici, imparando a gestire alti e bassi senza mai perdere il focus.”
Le difficoltà maggiori legate all’imprenditoria in Italia – “Per assurdo siamo nel miglior Paese dove creare un business nel settore del travel: l’Italia è fatta di luoghi meravigliosi e in molti casi ancora poco conosciuti. Da una parte, però, l’accesso al credito è ancora un problema e soffriamo di un peso fiscale che soffoca l’innovazione. Con il nostro network di guide abbiamo contribuito a far nascere 25 piccole aziende e, quindi, a creare occupazione per circa 90 persone: in un paese che funziona questo dovrebbe essere premiato, invece ci troviamo a lottare con la burocrazia e a non poter accedere alle sovvenzioni fiscali pur essendo registrati come startup innovativa.”
Gli obiettivi futuri – “Senz’altro dobbiamo consolidare la nostra presenza in Italia e puntare ad internazionalizzarci – conclude Enrico – Per questo siamo alla ricerca di capitali che ci consentano di trasformare la nostra startup in un’azienda vera e propria.”