LabItalia – Scattano oggi i primi 4 mesi dall’avvio ufficiale della Garanzia Giovani nel nostro Paese e gli impegni indicati dall’Europa “non sono stati rispettati”. Sul bacino potenziale di beneficiari individuati nel Piano nazionale di attuazione in 2,300 milioni di ragazzi, al 29 agosto scorso risultano iscritti in 169.076 di cui solo 23.469 hanno sostenuto un colloquio. Ciò significa che solo il 6,7% dei potenziali destinatari si è iscritto al programma e che solo per il 13,8% degli iscritti ha preso effettivamente avvio.
L’analisi arriva da Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere studi e ricerche nell’ambito delle relazioni industriali e di lavoro, che oggi ha diffuso uno studio di dettaglio analizzando congiuntamente le diverse variabili, rispetto ai dati contenuti nei report di monitoraggio. Questi reporto, sottolinea l’associazione, “ci dicono solamente quanti ragazzi si sono iscritti, ma non danno conto delle opportunità garantite”.
“Se si analizzano congiuntamente diverse variabili, si evidenza però come il piano faccia acqua da molte parti” afferma Adapt riferendo che “i ragazzi stanno perdendo fiducia nel programma europeo” e che “a testimoniarlo è l’andamento decrescente delle iscrizioni al programma”.
Le offerte di lavoro pubblicate sul portale nazionale sono 13.169 e “riguardano principalmente lavori a tempo determinato”, perciò, prosegue il report di Adapt, “non bastano a soddisfare che poco più della metà dei ragazzi che hanno sostenuto il colloquio e nemmeno il 7% degli iscritti”.
“Nonostante tutte le criticità, la Garanzia Giovani rimane un’opportunità da non perdere per investire sul capitale umano dei ragazzi, per restituire loro la fiducia necessaria a realizzare il loro futuro occupazionale” è però l’analisi finale dell’associazione. Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet – Not in Education, Employment or Training).